Il peso dei diamanti, come quello delle altre gemme, si esprime in carati. La parola carato ha origine dall’antichità quando si usavano i semi di carrubo, dal peso sorprendentemente regolare, per pesare le gemme.
Nel 1914 fu unificato il sistema e il carato venne preso come unità di misura a livello internazionale, corrispondente a 0.20 grammi ovvero un quinto di grammo (1 carato = 0.20 grammi ) – ( 5 carati = 1 grammo).
Dopo il 1914 però, grazie all’introduzione delle prime bilance di precisione per quell’epoca, si rese necessaria una misurazione del peso ancora più dettagliata e precisissima, anche in virtù dei prezzi dei diamanti che inesorabilmente aumentavano di anno in anno: anche un piccolo scostamento di frazioni di carato significava soldi.
Il carato fu così suddiviso in punti con l’equivalente che 100 punti sono uguali a 1 carato, che a sua volta ricordiamo pesa 0.20 grammi.
Già nel 1980 furono introdotte sul mercato costosissime bilance elettroniche capaci di pesare il carato in millesimi (1000) anziché in centesimi (100 punti).
Pertanto 1 carato può essere scritto in due modi: 1.000 espresso in millesimi oppure 1.00 espresso in centesimi.